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martedì, Luglio 9, 2024
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Il Concerto del Primo Maggio debutta al Circo Massimo di Roma: foto e momenti

Circa 50 artisti, rappresentativi della musica italiana attuale e futura, si alternano in oltre dieci ore di musica dal vivo e parole al Concerto del Primo Maggio a Roma

Con la conduzione di Ermal Meta, Noemi, BigMama e una forte pioggia che batte sugli ombrelli, la linea artistica del Concertone 2024 del Primo Maggio – al suo esordio al Circo Massimo di Roma – si sviluppa attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che l’evento porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Saranno circa 50 gli artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura che si alterneranno in oltre dieci ore di musica dal vivo e parole. Ogni artista sarà introdotto da una foto personalmente selezionata, un frammento di istante congelato in un’istantanea che racchiude l’anima stessa dell’artista, un riflesso del suo stato d’animo e del suo intento. Si aggiunge come ospite l’etologa, antropologa e scrittrice JANE GOODALL.

Questa la lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano (ordine alfabetico): ACHILLE LAURO, ALDA, ANNA CASTIGLIA, ARIETE, BIGMAMA, BLOOM, CAFFELLATTE & GIUZE, CHIAMAMIFARO, COEZ & FRAH QUINTALE, COLAPESCE DIMARTINO, COR VELENO, COSMO, DARGEN D’AMICO, DITONELLAPIAGA, ERMAL META, EX-OTAGO, GEOLIER, LA MUNICIPAL, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, LEO GASSMANN, LINA SIMONS, MAHMOOD, MALIKA AYANE, MARIA ANTONIETTA e COLOMBRE, MAZZARIELLO, MILLE, MORGAN, MOTTA, NEGRAMARO, NOEMI, OLLY, PIERO PELÙ, PIOTTA, ROSA LINN, ROSE VILLAIN, SANTI FRANCESI, STEFANO MASSINI e PAOLO JANNACCI, TANANAI, TESEGHELLA, TRIPOLARE, TROPICO, ULTIMO, UZI LVKE, VALE LP.

Opening (ore 13.15): ALBE, CIOFFI, DIEGO LAZZARI e NASHLEY, ETTA, GAUDIANO, IRBIS.

Ermal Meta salva tutto

Un inizio difficile. Mentre la pioggia incessante sembra mettere in difficoltà anche il secondo palco disponibile, Ermal Meta imbraccia la chitarra acustica e sfodera La Canzone.

È “Hallelujah” di Leonardo Cohen, resa famosa anche dall’interpretazione di Jeff Buckley. Al termine Noemi annuncia finalmente il gruppo di Giusy Ferreri.

I Bloom di Giusy Ferreri

La nuova band con Giusy Ferreri debutta al Concertone: “L’anima dark più luminosa che ci sia”, annuncia Ermal Meta, prendendo bene in mano la situazione, nonostante gli stop tecnici dovuti alla pioggia.

“Ti bastava cambiare lavoro”

Fanno bene i giovani al Primo Maggio, in tutti i sensi. Dopo Leo Gassmann con il nuovo singolo “Take That”, tocca a Olly con “Devastante”.

Così al Concertone risuonano i versi semplici ma efficaci e diretti: “Finalmente sorridi di nuovo, ti bastava cambiare lavoro…”. Il bis corale è ben riuscito.

Il Morgan che vogliamo

Marco Castoldi in arte Morgan arriva in forma e con le idee chiare, con il suo iconico basso mancino alla Bluvertigo e con gli occhiali da sole, con una nutrita band e con i fiati, con il fidato Megahertz a tastiere e magie elettroniche, ma anche con un sound rinnovato e potente.

Morgan ha anche un discorso da fare, con cui ringrazia i musicisti e i tecnici per la loro fatica, perché senza il loro lavoro – poco tutelato, come la pandemia ha dimostrato – e quindi senza musica, senza canzoni, non sarebbe lo stesso.

C’è un bellissimo spazio infine per una versione speciale di “Altrove“, il suo capolavoro, in duetto con Noemi.

Alle urne vota La Rappresentante di Lista

Paradiso, Resistere e Ciao Ciao. La Rappresentante di Lista appare in tutto il suo bianco candore sul palcoscenico del Circo Massimo.

Il progetto, con le personalità della cantante Veronica Lucchesi e del polistrumentista Dario Mangiaracina in prima linea, è sempre più completo, sempre più potente, sempre più d’impatto.

Jane Goodall

Una splendida e timida signora si affaccia titubante davanti a migliaia di persone che si dimostrano calorose. Jane Goodall ha trascorso gran parte dei suoi 90 anni di vita fra gli scimpanzé, sicuramente immersa nella natura.

Il suo discorso parla di Tarzan e scimmie, di scimpanzé che prima di dormire sembrano quasi cantare, di speranza, futuro e ambiente. È un esempio “ispirante” per i giovani.

Geolier p’ tutt’

E’ impressionante il numero di mani che sorreggono telefonini accesi e puntati verso la performance di Geolier. E’ uno dei tanti sintomi, evidentissimi: ecco cosa vogliono sentire, guardare e filmare le nuove generazioni oltre tutte le possibili polemiche.

Non può mancare in scaletta “I p’ me, tu p’ te“, il brano che il rapper campano ha presentato all’ultimo Festival di Sanremo, facendo esplodere il suo successo nella vetrina massima.

Salutando Roma e Napoli, “la città che mi fa da padre, madre e tutto”, Geolier parla anche di “diseguaglianze“: “Una voce va a tutte quelle persone che vengono trattate in maniera diversa sul lavoro, a tutte quelle che persone che soffrono in carcere, a tutte quelle donne che subiscono…”.

Ci vuole più Musica Leggerissima in generale

Ermal Meta e Noemi interpretano il testo de “La guerra di Piero” di Fabrizio De André, un bel momento. Poi tocca a Colapesce e Dimartino ed è subito “Splash!”.

Subito dopo cantano un pezzo che racconta l’Italia di oggi: “Ragazzo di destra”. Una curiosità: nella band dei due cantautori siciliano, c’è un terzo giovane cantautore siciliano, molto bravo, che qui fa da chitarrista d’eccezione. Si chiama Nicolò Carnesi e meriterebbe più attenzione in questo Paese distratto.

Comunque sia, eccola finalmente, “Musica leggerissima“.

Con Tananai si balla, si canta, si lotta

Tananai attacca la sua esibizione con il ritmo elettronico incalzante di “Baby Goddamn“. Segue l’ultimo singolo “Veleno“: “Dov’è che ci siamo già visti? Lei ovviamente non ci casca… Io e te non ci siamo mai visti”.

Tananai dedica il suo ultimo pezzo della serata a Toomaj Salehi, il rapper iraniano condannato a morte: per lui è appena sceso in campo anche il Club Tenco.

Il brano è “Tango“, originariamente scritto per raccontare la storia di una famiglia costretta a dividersi dopo l’invasione da parte della Russia. E il coro del Circo Massimo sembra non finire mai.

C’è un po’ di Mahmood in questo Primo Maggio

Elegantissimo in completo, camicia, cravatta e occhiali da sole nonostante l’ora, Mahmood porta una scarica elettronica di Urban nella notte della Città Eterna.

E’ il suo primo Concertone del Primo Maggio e non nasconde l’emozione. La giacca va via, balla le sue coreografie, se la gode. Tutta la Capitale canta “Soldi” e “Cinque cellulari nella ‘Tuta Gold’, baby non richiamerò…“.

Massini e Paolo Jannacci davanti a 50-60mila persone

Stefano Massini ci sbatte subito in faccia tutta l’amara realtà delle morti, degli incidenti e degli infortuni sul lavoro. Poi insieme a Paolo Jannacci al pianoforte eseguono “L’uomo nel lampo“.

Occhio, arriva l’Onda Alta

Dargen D’Amico, coloratissimo, porta la sua Onda Alta sul palco del Primo Maggio e quindi il tema dei migranti, delle traversate del mare, di chi scappa da guerre e conflitti.

E’ bene ricordare che questo pezzo è tutto raccontato in prima persona dal punto di vista di chi sta per intraprendere il viaggio della vita: “C’è chi mi chiama figlio di p…”.

Il rapper non risparmia qualche frecciatina scherzosa alla Rai, “una mamma che fa il doppio lavoro” rischiando di favorire la concorrenza e il canale Nove in particolare.

E’ impossibile non amare i brani di Dargen, perché fanno riflettere, sorridere, cantare e danzare tutto insieme. Ecco “Dove si balla“: Roma è un fuoco buono.

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