Per l’attaccante del Milan, Rafael Leao, il primo libro all’età di soli 24 anni. Ora però i tifosi chiedono anche qualche gol
Rafael Leao, attaccante esterno del Milan, ha presentato il suo primo libro “Smile” alla libreria Mondadori di Milano. Come mai nasce la necessità di scrivere così presto, alla giovane età di 24 anni, lo spiega lo stesso giocatore:
“Perché definisce la personalità di Rafa. Secondo me non è un libro perché io voglio aggiungere tante cose ancora, ho tutta una carriera davanti, però ho voluto fare questo libro perché c’è tanta gente che non conosce bene Rafa e secondo me questa è un’opportunità per permetterglielo”.
Leao
Il Milan non sta vivendo una buona annata calcistica. Nella classifica del campionato è a distanza siderale dai cugini nerazzurri che viaggiano verso lo scudetto della seconda stella prima dei rossoneri. Usciti dal girone di Champions League, eliminati ai quarti di finale della coppa Italia, i rossoneri di Leao sono sotto attacco critico da parte dei loro tifosi. Rafa, in particolare, è autore di soli quattro gol in questo torneo:
“Secondo me, queste critiche arrivano dalle persone che conoscono le mie potenzialità, è un modo di picchiarmi un po’. Ci sta, però prendo queste critiche in un buon modo e cerco sempre di andare in campo e fare la differenza”.
Dopo la lunga esperienza con lo Sporting Lisbona, cominciata dalle giovanili del club lusitano e terminata in prima squadra, emigra in Francia dove segna otto gol che valgono il secondo posto del Lilla dietro all’irraggiungibile PSG. Tanto basta per avere gli occhi addosso del calcio che conta e arrivare a Milano nell’estate 2019.
Sei gol il primo campionato e qualche critica sul suo modo dinoccolato di trascinarsi sul terreno di gioco. Sei gol il secondo campionato che salgono ad undici nell’anno dello scudetto. In panchina Pioli diventa “Pioli is on fire” e Leao tiene banco nelle cronache dei giornali per i suoi sorrisi spontanei e la sua passione per la musica. Dall’Hip Hop alla Trap, pubblica il suo secondo album nel 2023 “My life in each verse” con il nome d’arte WAY45.
Un modo per “superare la timidezza” come ama sottolineare lui ma anche un viatico per il futuro una volta terminata la carriera da calciatore. Ma come sempre succede nel calcio, se vinci ti puoi concedere qualsiasi cosa ma se non lo fai non puoi nemmeno uscire in libreria con un manoscritto senza essere giudicato dagli haters da tastiera.
