I Marlene Kuntz festeggiano i 30 anni del disco “Catartica” e Cristiano Godano dice la sua sui rocker romani
Cristiano Godano e Riccardo Tesio dei Marlene Kuntz hanno parlato con la stampa dei 30 anni dell’album “Catartica“. Non si tratta soltanto di una pietra miliare nella storia della musica del nostro Paese. Rappresenta anche un passaggio cruciale nella carriera della band, che aveva riposto tutti i propri sogni nei solchi di quel disco.
Un album epocale, intriso di un rock energico, abrasivo e allo stesso tempo melodico che è stato in grado di segnare per sempre un’epoca e che è destinato a restare indelebilmente nella testa e nel cuore di chi lo ha ascoltato e di chi lo ascolterà.
Cristiano Godano & C. sono partiti 30 anni fa proprio con la pubblicazione di Catartica, dopo 11 album in studio, 4 dal vivo, 8 raccolte, 2 colonne sonore, 1 disco d’oro, 1 film documentario, innumerevoli tour in Italia e all’estero, i Marlene Kuntz arrivano a Karma Clima, il progetto che unisce arte e sostenibilità nonché ultimo lavoro discografico della band.
Cristiano Godano, Luca Lagash, Riccardo Tesio, Davide Arneodo e Sergio Carnevale ci faranno rivivere “in volo libero sugli anni andati ormai” tutta la potenza di quel periodo che ha fatto la loro storia e quella del rock italiano e che ha segnato il solco per altri gruppi. Dall’8 marzo quindi sarà disponibile la ristampa del disco e dal 12 marzo (data zero a Livorno) un tour quasi tutto sold out attraverserà l’Italia.
<<Guardiamo ai Marlene di 30 anni fa con orgoglio, affettuosa tenerezza. Felici di essere riusciti a trasformare in lavoro una passione. Sapevamo quanto fosse folle tentare di fare i musicisti rock in Italia con riferimenti importanti come i Sonic Youth o il grunge che stava esplodendo in tutto il mondo, eppure abbiamo cavalcato la follia e, ascoltando le registrazioni dei primi anni 90, eravamo proprio bravi. Dalle sessioni di quell’epoca abbiamo ripescato un inedito che abbiamo inserito nella nuova edizione del disco: Fine della danza>>.
<<Il rock è una delle musiche possibili, non l’unica. Oggi la band che ancora conserva la matrice di quei suoni è sicuramente quella dei Negramaro. Ci sono anche giovani che suonano rock ma hanno sicuramente poca possibilità di comunicare. I Maneskin sono un exploit. Ci fa piacere che ci abbiamo citato nella loro intervista al Guardian e comunque loro sanno suonare e dal vivo spaccano i culi...>>