“Riviera Airlines” è il primo album di Amado, con la produzione di Narducci. Ecco la nostra intervista
Diego Pani in arte Amado cuoce a puntino la musica a Ventimiglia o suona con la brigata della sua cucina, è quasi uguale. Cresciuto tra l’Italia e il Brasile, ha messo radici al confine con la Francia. L’abbiamo scoperto con il singolo “Brizzi” e “Riviera Airlines” è il suo primo album, con la produzione di Narducci. Ecco la nostra intervista.
Nasce prima l’amore per la cucina o per la musica? O comunque come nascono questi amori?
Non lo ricordo, credo contemporaneamente, mi vedo a 5 anni chiedere a mio padre una chitarra, e contemporaneamente entrare a guardarlo lavorare in cucina ogni volta che potevo, assaggiare i fondi delle pentole
Come ti influenzano Italia, Brasile e Francia? E il mare?
L’Italiano è la lingua più bella del mondo per quanto riguarda la letteratura ed è davvero uno strumento formidabile per un cantautore. Il Brasile porta quella vena dolceamara che è la “saudade”, la Francia il rigore nelle cose fatte con passione. Il mare la vita.
Come mai per il titolo del tuo primo disco hai scelto proprio i simboli della riviera e degli aerei?
Ho provato a fare un disco tanto identitario quanto internazionale, la Riviera è casa mia, gli aerei i miei viaggi e la mia curiosità di scoprire cosa c’è altrove
Qual è il tuo piatto forte nella creazione artistica?
Questo lasciamolo dire agli altri!
Qual è il tuo cavallo di battaglia culinario?
Pare che siano, per acclamazione, i ravioli di coniglio e ricci di mare
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Tantissimi, troppi, come sempre. In cucina sto tornando ad un menu del mercato, molto più a mano libera, cambiando quasi quotidianamente, come me. In musica io e Narduccey stiamo iniziando il prossimo disco che avrà sonorità molto diverse da Riviera Airlines. Sono curioso anche io!