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Franco Scorrano, il filosofo della Kick Boxing che regala corsi ai ragazzi in carrozzina

Un sport sempre più in voga anche tra i manager e i colletti bianchi di ogni età

Franco Scorrano, nella sua palestra Warriors Pro Sesto Boxe di Sesto San Giovanni, propone corsi gratuiti di Kick Boxing per ragazzi in carrozzina.

Chi è Franco Scorrano

E’ fondatore e Presidente della W.F.C. Sport da Combattimento e Arti Marziali e della W.B.F.C, World Boxing Fighters Corporation che riunisce oltre 250 club affiliati su tutto il territorio nazionale.

La sua storia è molto particolare: per lui, insegnare gli sport da combattimento è una missione, a cui si è preparato non solo come atleta, ma anche studiando filosofia, psicologia e le religioni e praticando lo yoga.

Questo percorso interiore è stato fondamentale per stare accanto al proprio figlio, mancato a soli 27 anni per un tumore al pancreas fulminante, infondendogli coraggio e speranza, senza perdersi d’animo a sua volta.

Infine Scorrano è anche 7° DAN di Karate Shotokan, già titolare della squadra Azzurra, e ha ricevuto la Laurea ad honorem alla Unitelematica Leonardo da Vinci (Zurigo, Svizzera) in Scienze delle attività motorie e sportive, indirizzo di Sport da combattimento.

Il passato e il presente

Di Nova Milanese (Mi), 64 anni, ex direttore di Poste italiane, Franco Scorrano, figlio di un pugile, ricorda di aver indossato i primi guantoni fin da bambino. Per non lasciarli mai più.

Per me l’insegnamento degli sport da combattimento è una missione. Mi sono preparato non solo come atleta, ma anche studiando filoso- fia, psicologia e le religioni; ho praticato lo yoga. Occorre avere una solida struttura interiore per svolgere queste discipline. Ho perso un figlio che aveva 27 anni a causa di un cancro al pancreas, era cattolico e molto credente. Sen- za il mio percorso interiore non sarei riuscito a stargli accanto come ho fatto fino all’ultimo, infondendogli coraggio e speranza, senza perdermi d’animo a mia volta.

Franco Scorrano

Non a caso il Presidente Scorrano è fiero in particolare del suo allievo Gianmarco Secchi che insegna il pugilato ai disabili in carrozzina e agli autistici.

Altrettanto appassionato il vicepresidente Alessandro Piavani che a 58 anni combatte ancora: “Il primo sabato di settembre terrà l’ultimo incontro della sua carriera”.

La crescita della Kick Boxing

La nuova immagine degli sport da combattimento è quella di atleti ‘dai colletti bianchi’, tanti muscoli quanto cervello. E alla base una motivazione più intima che fisica: acquisire forza non tanto per imporla, ma per dominarla.

Un esercizio che nel tempo aumenta la fiducia in se stessi e quindi stimola la leadership, favorisce la concentrazione e riduce lo stress rendendo più lucidi. Apparentemente infatti si tratta di dare pugni e calci a un avversario, ma poi ti accorgi che il tuo avversario sei tu. L’allenamento riguarda indirettamente i muscoli, perché in primis riguarda la tua mente. In ogni caso praticare uno sport che mixa tecniche di arti marziali e pugilato favorisce anche il benessere del corpo e mantiene in linea.

Uno dei Maestri di arti marziali più apprezzati al mondo, Franco Scorrano, atleta agonista, insegnante, fondatore di grandi centri sportivi e fondatore e Presidente della W.F.C. Sport da Combattimento e Arti Marziali e della W.B.F.C. oltre che Responsabile Nazionale A.S.I., settore Sport da Combattimento Moderno, riconosciuto dal CONI

La Kick boxing inizia a conquistare pure le donne. Tra i 27 ‘diplomati’ istruttori con il Maestro Scorrano quest’anno se ne contano 3: Alessia Kullmann di Aren- zano (GE), neo istruttrice di Muay Thai e K1 Rules, Arianna Ruggieri di Rodano (MI), per il Pugilato e Greta Paina di Milano per Kick boxing e K1 Rules.

Le arti marziali sono nate per combattere, ma noi le insegniamo come sport cioè come gioco, un divertimento sano, intelligente, che deve contribuire a formare la persona per renderla migliore. Per questo selezioniamo con attenzione i nuovi iscritti valutandone le motivazioni. Noi Maestri abbiamo in questo una grande responsabilità. Il luogo di pratica ha una sua sacralità perché un tempo lì i guerrieri combattevano per la vita o per la morte. Occorre uno stile di comportamento adeguato, ad iniziare dall’imparare il saluto e il rispetto.

Franco Scorrano, autore del libro “Gli sport da combattimento moderni”
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