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martedì, Settembre 10, 2024
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Si torna a scuola: nell’acquisto dei libri una tendenza al risparmio e un’attenzione per l’ambiente

In Italia quasi 2 studenti su 3 provano ansia legata al clima

Tra pochi giorni suonerà la campanella e si tornerà tra i banchi di scuola per un nuovo anno scolastico. Le librerie tornano così a riempirsi di studenti alla ricerca di corredo e testi scolastici, due voci che da sempre pesano sul portafoglio delle famiglie italiane.

Tra una tendenza al risparmio e un’attenzione ogni anno più crescente nei confronti dell’ambiente, l’acquisto di testi scolastici di seconda mano e di corredo low cost diventa un’opportunità da non trascurare, se a questo si aggiunge il supporto offerto dai librai nei diversi negozi di quartiere.

A questo proposito, Edoardo Scioscia, AD e tra i soci fondatori della catena Libraccio, ha commentato: “Libraccio è un punto di riferimento non solo per le famiglie che hanno la necessità di risparmiare, ma anche per quei giovani che fanno della sostenibilità un elemento chiave della responsabilità sociale e dell’identità culturale”.

Si pensi che, in Europa, il 51% dei giovani si dice molto preoccupato per la situazione e in Italia quasi 2 studenti su 3 provano ansia legata al clima. In questa logica, un libro di seconda mano diviene simbolicamente e concretamente un contenitore di sapere ed esperienza, ma anche un abilitatore della cosiddetta “green economy”.

Se la sostenibilità è tra gli aspetti più consistenti delle scelte delle famiglie, quando si tratta dell’acquisto di testi scolastici o di cartoleria, non di minore importanza sono i bonus e le agevolazioni per gli studenti, il cui obiettivo è sempre stato quello di promuovere la cultura, garantendo uno strumento democratico e accessibile per poterne fruire. Eppure, non sempre queste misure sono sufficienti a sanare le preoccupazioni dei genitori. Dopo la recente abolizione del bonus 18app, infatti, sono state introdotte due misure alternative, la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito, che però sono destinate a una fetta di popolazione più contenuta e con un budget inferiore all’anno precedente.

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