La catena Dodo ha fatto parlare di sé nel mondo gastronomico con un’iniziativa innovativa: chiedere a un’intelligenza artificiale di creare una nuova ricetta
Una pizzeria di Dubai ha utilizzato il famoso chatbot di Intelligenza Artificiale ChatGpt per creare una pizza che riflettesse la diversità culturale della città. Il risultato finale si è concretizzato in una combinazione di ingredienti inaspettata ma popolare.
La storia
La catena di pizzerie Dodo ha fatto parlare di sé nel mondo gastronomico per una sua iniziativa innovativa: chiedere a un’intelligenza artificiale di creare una nuova ricetta di pizza.
Questa mossa audace ha portato alla nascita della pizza ChatGPT, un piatto che intende proprio riflettere la diversità culturale di Dubai, dove la catena ha introdotto questa novità.
Spartak Arutyunyan, lo chef di Dodo Pizza, ha tratto ispirazione dalle caratteristiche della metropoli per creare una pizza che unisse ingredienti provenienti da diverse tradizioni culinarie.
Il risultato è stato una pizza con pollo speziato, paneer, cipolle fresche, salsa tahina, prezzemolo, mozzarella, spezie orientali e un tocco d’olio d’oliva.
Questa combinazione unica di sapori non solo ha deliziato i palati, ma ha anche raccontato una storia di integrazione e fusione culturale. La pizza ChatGPT è diventata rapidamente un bestseller nel menu di Dodo Pizza, grazie al suo prezzo accessibile e al coraggio di sperimentare con ingredienti insoliti.
L’approccio di Arutyunyan è un esempio di come le nuove tecnologie possano influenzare positivamente la gastronomia, permettendo ai ristoratori di esplorare nuove combinazioni di sapori che prima sarebbero state impensabili.
Le sperimentazioni
Allo stesso modo, un ristorante di taco a Dallas ha sperimentato con l’AI per ideare nuove ricette di taco, alcune delle quali hanno avuto grande successo.
L’articolo della BBC, che riporta la storia della pizza ChatGpt di Dodo, esplora dunque l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di ricette culinarie. Parla di come i ristoranti stiano sperimentando con l’AI per sviluppare nuovi piatti.
Il servizio mette anche in luce le opinioni contrastanti degli esperti del settore alimentare sull’uso dell’AI, con alcuni che lo vedono come uno strumento utile per la creatività e altri che sono scettici sulla sua applicazione pratica.