Simone Cristicchi porta in scena in forma di “musical civile”, il racconto del destino di quasi 300mila persone che, dopo la tragedia delle foibe, furono forzati a lasciare le loro terre natali
“Magazzino 18”, un’opera teatrale di Simone Cristicchi che si fa portavoce di una pagina dolorosa della storia italiana, torna a emozionare il pubblico al Teatro Strehler di Milano da oggi, 1 ottobre 2024, fino al 6. Questo “musical civile”, diretto da Antonio Calenda e interpretato da Cristicchi, offre uno sguardo intimo sull’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia, un evento segnato da sofferenza e perdita.
La rappresentazione prende vita attraverso le testimonianze conservate nel Magazzino 18, un luogo simbolico al Porto Vecchio di Trieste che custodisce gli oggetti quotidiani di coloro che furono costretti ad abbandonare le loro case. Questi oggetti, semplici ma carichi di storie personali, rappresentano l’attesa di un ritorno e la speranza di una vita che continua nonostante le avversità.
La performance, senza intervallo, dura 100 minuti e promette di essere un viaggio commovente attraverso la memoria collettiva e la resilienza dello spirito umano. Con la sua prima esibizione più di dieci anni fa, “Magazzino 18” ha inaugurato un percorso di riflessione e consapevolezza, riscuotendo un successo che continua a rinnovarsi nel tempo, testimoniando il potere del teatro di connettere le generazioni con le radici del proprio passato.
Magazzino 18
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
scritto con Jan Bernas
regia Antonio Calenda
musiche e canzoni inedite Simone Cristicchi
musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti
registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra
con la partecipazione del coro Mitici Angioletti di Maria Francesca Polli
scene Paolo Giovanazzi
luci Nino Napoletano
suono Carlo Turetta
coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Corvino Produzioni