Cinque opere, 12 artisti coinvolti, un’orchestra di 37 elementi. Musica, teatro, danza e circo contemporaneo
Compagnia blucinQue presenta in prima assoluta uno spettacolo in cui teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo dialogano e si intrecciano sulla scena, per creare una nuova opera in occasione dell’anno dedicato a Giacomo Puccini, tra i più grandi compositori musicali di sempre.
Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti è un progetto che nasce da una co-produzione tra blucinQue e Orchestra della Toscana ed è sostenuto dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice.
Porta in scena dodici protagonisti, con un cast quasi completamente al femminile (6 performer, un trio d’archi, una musicista di elettronica e violoncello, una voce, con la direzione della coreografa e una direttrice d’orchestra), un’orchestra di 37 musicisti, facendo emergere le caratteristiche di cinque icone femminili delle opere del compositore: Manon Lescaut (1883); La Bohème (1896); Tosca (1900); Madame Butterfly (1904); e Turandot (1926).
La regia e la coreografia sono curate da Caterina Mochi Sismondi, ideatrice dello spettacolo; in scena Elisa Mutto (Madama Butterfly), Sara Frediani (Tosca), Marta Alba (Turandot), Iolanda del Vecchio (Manon Lescaut), Rocio Belen Reyes Patricio (Mimi), con Ivan Ieri e Michelangelo Merlanti, voce e corpo di Puccini; mentre il lavoro sulla musica elettronica è a cura della compositrice e violoncellista Beatrice Zanin, che dirige il trio d’archi con Irene Dosio, Maria Sandu, Nadia Marino.
Non solo: il femminile è anche dietro le quinte; infatti, a sostegno del progetto c’è una rete di imprese guidate da donne o che all’universo femminile dedicano un focus strategico. Sono Xerjoff, main supporter; Sargomma Società Benefit, Mattioli, Fresia alluminio, BLE&Associates SRL, Emporio Vegetale, CAMS, Fantolino, Nove e Synergie Italia.
Gli allestimenti scenografici richiamano un vecchio teatro o una sala concerto di una reggia in decadenza, come un luogo sospeso nel tempo. Ogni elemento scenico diventa interattivo e dinamico, niente rimane stabile e uguale a se stesso, oggetti di scena, come un video che diventa quadro cangiante, attrezzi, parole e corpi danzano in diverse direzioni acquisendo nuovo significato, nella ricerca della libertà anche attraverso il volo.