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Hiroshi Shirai, il primo Decimo Dan in Italia

La cerimonia di consegna del riconoscimento ai Mondiali giovanili di Karate nel Veneziano

Il maestro di origini giapponese Hiroshi Shirai è il primo ad ottenere il decimo dan in Italia, ovvero il massimo livello di karate, consegnato a margine delle gare di parakarate ai campionati mondiali giovanili a Jesolo, iniziati ieri. Sono attesi duemila atleti da oltre cento nazioni.

Che cos’è il decimo dan

Il decimo dan è il massimo riconoscimento a cui un karateka possa ambire. Lo si ottiene dopo una vita dedicata al karate, prima dal punto di vista fisico, poi dal punto di vista dell’insegnamento e dello spirito. In Italia, nessuno è mai riuscito ad ottenere il riconoscimento massimo nella scala verso la “maestria spirituale”.

Fino ad oggi: a margine dei campionati mondiali giovanili di karate, è stato premiato Hiroshi Shirai. Ad organizzare la cerimonia di premiazione il Comitato Regionale Veneto della Fijlkam e Multisport Veneto Srl SD, la società che sta curando gli eventi collaterali al mondiale che si stanno disputando nel Veneziano tra Mestre, Chioggia e Jesolo. Presente la figlia di Hiroshi Shirai, il maestro infatti vive a Milano e non poteva spostarsi dalla propria abitazione.

La cerimonia si è svolta a Chioggia domenica 6 ottobre presso il palasport durante il primo raduno nazionale organizzato dalla “Commissione Karate Do Shotokan” federale, alla presenza di 250 tecnici provenienti da tutta Italia. Il riconoscimento è stato consegnato dal maestro Davide Benetello, presidente del settore karate della Fijlkam, la federazione italiana lotta judo karate arti marziali, organo ufficiale del Coni, accompagnato per l’occasione dal maestro giapponese Toshihisa Nagura, segretario generale della WKF, la federazione Mondiale di Karate.

Chi è Hiroshi Shirai

Shirai (nato a Nagasaki, in Giappone, nel 1937) è un karateka e maestro di karate giapponese, considerato il maestro che ha maggiormente contribuito a sviluppare lo Stile Shotokan in Italia. È il fondatore dell’Isi (Istituto shotokan Italia) un ente morale della Fikta per lo studio dello stile omonimo e riconosciuto dal Consiglio dei Ministri.

La sua avventura in Italia è iniziata nel 1965 quando, assieme ad altri maestri (Kase, Kanazawa, Enoeda) venne inviato dalla Japan Karate Association a svolgere stage e dimostrazioni per diffondere un nuovo spirito e ad animare una passione, quella delle arti marziali, istruendo maestri tuttora attivi a livello internazionale.

Siamo orgogliosi di vedere, finalmente, riconoscere al Maestro Shirai questo ambito grado che sintetizza una vita dedicata allo studio e alla promozione del Karate in Italia. Il karate è la nostra vita, e rappresenta una disciplina di esercizio fisico e interiore che va diffusa. Il karate è anche un potente mezzo sociale di inclusione. Un karate a 360 gradi, sostenibile dal punto di vista ambientale in linea con l’agenda 2030, ma che guarda al futuro perché rappresenta cultura, rispetto delle tradizioni, un potente mezzo per veicolare l’educazione dei giovani e per includere coloro che normali non sono ma sono estremamente abili nella loro “disabilità”. Il nostro karate si nutre di quattro parole: sport, cultura, inclusione e sostenibilità.

Vladi Vardiero, presidente del comitato organizzatore locale

I Mondiali giovanili in corso

Il primo decimo dan italiano è arrivato durante i Campionati Mondiali Giovanili di Karate, in scena a Jesolo da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024. La competizione ha dimensione internazionale: sono iscritti 1.995 atleti provenienti da 113 nazioni di tutto il mondo. L’Italia torna così ad ospitare il grande Karate dopo sedici anni dai Campionati Europei di Trieste, svoltisi nel 2008.

Nell’attesa di vedere le prestazioni della compagine azzurra (41 gli atleti in gara di cui 19 ragazze e 22 ragazzi, la speranza è di portare a casa alcune medaglie), la società organizzatrice Multisport Veneto Srl SD, guidata da Alberto Vardiero, sta mostrando al mondo il proprio impegno per migliorare l’impatto che l’evento avrà sull’ambiente e sul territorio. A partire da un innovativo tappeto di gara, al 20% plastic free: è stato ideato dall’azienda Trocellen che lo presenta in anteprima mondiale.

Per perseguire l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’utilizzo della plastica durante l’evento saranno installate delle aree per la distribuzione dell’acqua e verranno distribuite delle borracce. Saranno inoltre create delle isole per la raccolta e il corretto riciclaggio dei rifiuti durante l’evento.

Verranno allestiti appositi banner informativi e cartellonistica multilingue per guidare le persone e sensibilizzare alla raccolta differenziata, in linea con le politiche SDGs (Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, ndr). Dal punto di vista logistico, è previsto un servizio di transfer centralizzato per ottimizzare gli spostamenti durante la manifestazione. La logistica dell’enturage WKF verrà gestita attraverso veicoli 100% elettrici. Infine, il merchandising dell’evento, fornite dallo sponsor tecnico Adidas, sarà prodotto in tessuto riciclato o a “zero impact”.

Karate e parakarate
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